Autore: UfoItalia.it

  • L’ipotesi extraterrestre è “plausibile” secondo un’agenzia europea di intelligence

    L’ipotesi extraterrestre è “plausibile” secondo un’agenzia europea di intelligence

    Un report dell’ECIPS (“European Centre For Information Policy and Security”) accende i riflettori sul fenomeno UFO / UAP in Europa

    Prendiamo spunto da un articolo scritto con competenza dalla giornalista Sabrina Pieragostini sul suo sito Extremamente.it, che ha colto con tempestività e precisione una notizia di grande rilievo: per la prima volta, un’agenzia ufficiale europea afferma in modo esplicito che l’ipotesi di un’origine non umana per alcuni UAP è da considerarsi plausibile. Una svolta concettuale e istituzionale che non può passare inosservata per chi si interessa – anche solo marginalmente – al fenomeno UFO/UAP.

    L’Europa si sveglia: l’agenzia ECIPS ora parla di UAP

    Il documento a cui ci riferiamo è stato pubblicato dall’ECIPS, ovvero il Centro Europeo per la Politica dell’Informazione e la Sicurezza, un’agenzia con sede in Belgio che agisce come osservatorio e struttura d’intelligence a livello UE. Di norma impegnato in dossier relativi al terrorismo, alla cybersicurezza e al controspionaggio, questa volta l’ECIPS ha deciso di rivolgere la propria attenzione agli UAP (Unidentified Aerial Phenomena).

    Secondo quanto riportato nel report ufficiale pubblicato sul loro sito (fate click qui per il pdf originale dal sito Ecips), il crescente numero di prove e testimonianze ha reso necessario uno studio approfondito per valutarne le implicazioni sulla sicurezza europea. Il testo non solo riconosce gli UAP come fenomeni reali e fisici, ma prende in esame esplicitamente anche l’ipotesi extraterrestre come una delle spiegazioni possibili – definendola, appunto, “plausibile”.

    (Una nota: il documento è stato pubblicato come dicevamo sulla home page del sito Ecips, tuttavia reca ancora al suo interno la dicitura di riservatezza, (“for internal use only”). Eppure è stato esplicitamente diffuso dall’agenzia stessa.)

    Schermata dal sito dell’Ecips, con la descrizione dele report sugli Uap. Ecco il link al pdf.

    Caratteristiche che sfidano la fisica

    Il documento descrive diversi casi storici e recenti di avvistamenti, alcuni dei quali – i più recenti – sono stati rilevati anche da parte di sistemi radar e testimoni qualificati. A colpire, secondo gli analisti, sono le prestazioni osservate di questi oggetti: accelerazioni improvvise, manovre non compatibili con le leggi della meccanica classica, assenza di propulsione visibile o emissioni termiche, e capacità di stazionamento anche in condizioni atmosferiche avverse.

    Tutte queste caratteristiche, sottolinea l’ECIPS, non trovano riscontro nelle tecnologie aerospaziali note, né possono essere pienamente spiegate da fenomeni naturali.

    L’elenco delle caratteristiche degli ufo / uap individuate negli anni recenti in particolare da Luis Elizondo e dai suoi collaboratori nei vari gruppi di intelligence e pubblici, denominati i “5 observables”, ossia le 5 caratteristiche osservabili che distinguono le tecnologie degli uap da quelle terrestri.

    Scenari ipotizzati: dalla tecnologia segreta all’intelligenza non umana

    Notevole il fatto che, nel suo excursus storico, il documento citi tra i casi storici per primo quello avvenuto in Italia nel 1933, di qui afferma (traduzione nostra):

    “Uno dei primi presunti incidenti di crash UFO sarebbe avvenuto vicino a Milano, in Italia, il 13 giugno 1933. I giornali locali riportarono che un “oggetto metallico sconosciuto” si era schiantato in una zona rurale, con testimoni che descrivevano un velivolo a forma di disco. Sebbene i documenti ufficiali siano scarsi e l’evento resti non verificato, è significativo come uno dei primi esempi di presunto incidente UFO in Europa.”

    L’agenzia di intelligence si sofferma poi sui casi emersi negli ultimi anni, dichiarando:

    “Negli ultimi due decenni si è verificato un cambiamento significativo nel modo in cui i Fenomeni Aerei Non Identificati (UAP) vengono gestiti e percepiti dalle comunità della difesa e dell’intelligence degli Stati Uniti e dei loro alleati. In passato relegati a un ambito marginale, oggi gli UAP sono riconosciuti come oggetti credibili che meritano un’indagine seria, a causa delle loro avanzate caratteristiche di volo e delle potenziali implicazioni per la sicurezza.”

    Il report passa quindi in rassegna tre possibili categorie esplicative:

    1. Tecnologie avanzate sconosciute, magari straniere (come Cina o Russia) o segrete (USA), ma considerate improbabili per assenza di segnali o fonti note.
    2. Nuovi principi fisici o forme di energia non ancora comprese dalla scienza attuale.
    3. Origine non umana, ossia la possibilità – definita “speculativa ma plausibile” – che alcuni UAP provengano da civiltà non terrestri.

    Gli analisti dell’ECIPS evidenziano che alcune manovre e prestazioni osservate richiederebbero energie e materiali oggi fuori dalla portata della tecnologia umana, come propulsori basati su energia di punto zero, manipolazione del campo elettromagnetico o addirittura tecnologie antigravitazionali.

    Ufo a forma di “tic-tac” ripreso dai piloti della marina Usa.

    Una sfida per la scienza e la sicurezza europea

    Ecco cosa dichiara il “Summary” con le sintetiche conclusioni dell’agenzia di intelligence europea riguardo al fenomeno ufo:

    • “Gli UAP dimostrano capacità di volo che superano i limiti tecnologici umani attuali e mettono in discussione le leggi fisiche consolidate.
    • I combustibili, i materiali e i sistemi di propulsione noti non possono spiegare le prestazioni osservate.
    • Esistono diverse spiegazioni plausibili, tra cui l’ipotesi di un’origine extraterrestre o non umana, che resta credibile in attesa di ulteriori prove.
    • È imperativo condurre ricerche scientifiche su nuovi principi fisici e materiali avanzati.
    • L’ECIPS dovrebbe sostenere e facilitare iniziative di ricerca interdisciplinare e lo scambio di informazioni di intelligence per affrontare queste sfide.”

    Non è dunque solo una questione di curiosità o fantascienza: il fenomeno UAP viene inquadrato come una sfida strategica concreta, che tocca sia la sovranità dello spazio aereo che la capacità dei Paesi europei di reagire a potenziali minacce non convenzionali.
    Per questo il report propone:

    • la creazione di protocolli comuni di raccolta e analisi dei dati;
    • l’uso dell’intelligenza artificiale per analizzare le informazioni disponibili;
    • la formazione di una Task Force europea dedicata agli UAP.

    Comunicazione e opinione pubblica: un altro fronte da gestire

    Un’intera sezione del documento è poi dedicata al modo in cui le autorità dovrebbero comunicare queste informazioni alla popolazione. L’ECIPS riconosce che il fenomeno UAP genera grande interesse pubblico, ma anche confusione, disinformazione e teorie complottiste.

    La proposta è quella di sviluppare una strategia di comunicazione chiara, trasparente ma responsabile, in grado di contrastare le false narrazioni senza compromettere le fonti di intelligence.

    Considerazioni finali: un cambio di paradigma

    L’articolo di Sabrina Pieragostini (giornalista che abbiamo imparato a conoscere anche dalla recente ottima serie in tre puntate sui casi italiani di ufo, andata in onda su Focus a maggio 2025), evidenzia bene come questo report segni un cambio di passo importante nella percezione istituzionale del fenomeno UFO/UAP in Europa. Non si tratta ancora di una “rivelazione” in senso stretto, ma per la prima volta un’agenzia europea parla apertamente di ipotesi non terrestri come qualcosa di legittimamente ipotizzabile, sulla base delle anomalie osservate.

    Chi da anni spera in una maggiore trasparenza e sistematicità nella gestione del fenomeno troverà in questo documento un punto di appoggio solido: l’ipotesi extraterrestre non è più relegata a margine, ma entra finalmente nel dibattito pubblico come opzione concreta da indagare.

    Per approfondire:

    L’articolo su Extremamente.it: https://extremamente.it/2025/06/04/gli-007-europei-lorigine-non-umana-degli-uap-e-plausibile/

    Il report dell’agenzia Ecips: https://ecips.eu/Comprehensive%20Assessment%20of%20Unidentified%20Aerial%20Phenomena%20(UAP)%20and%20Related%20Evidence%20Ref%2013052025TSD.pdf

  • Non umani tra noi? Razze aliene e poteri globali

    Non umani tra noi? Razze aliene e poteri globali

    Negli ultimi anni si è fatta strada una narrazione sempre più inquietante, che mette insieme testimonianze disparate, leggi americane, silenzi ufficiali e incontri ravvicinati: e se sulla Terra vivessero – da tempo – razze non umane, tecnologicamente avanzate, divise in fazioni e capaci di influenzare la nostra società?

    Un articolo pubblicato il 2 giugno 2025 da Liberation Times apre uno squarcio su questa possibilità, partendo da un fatto avvenuto nel cuore dell’Inghilterra e arrivando fino ai piani alti del Congresso USA.

    Un incontro misterioso nel cuore antico dell’Inghilterra

    Era una tranquilla mattina d’estate del 2009, vicino a Silbury Hill – un’imponente collina artificiale preistorica nel Wiltshire – quando un sergente di polizia fuori servizio notò tre figure vestite di bianco in un campo d’orzo, accanto a un crop circle, ossia un cerchio nel grano (si tratta per la precisione del cerchio nel grano soprannominato “Maya” per il simbolo che ricordava appunto un geroglifico di quella cultura millenaria). Pensando fossero tecnici forensi, l’agente si avvicinò. Ma da quel momento, lo scenario cambiò.

    Rappresentazione artistica di un crop circle vicino a una collina, realizzata con l’ausilio dell’IA.

    Il testimone, che ha scelto di rimanere anonimo, riferì che le figure stavano ispezionando il raccolto. Quando cercò di avvicinarsi, percepì un crepitio simile a elettricità statica. I peli sulle braccia si drizzarono. Alla sua chiamata, le tre figure fuggirono con una velocità “non umana”: più veloci di qualunque uomo, sparirono in un attimo. Il sergente tornò all’auto con un forte mal di testa, scosso da un senso di disagio difficile da spiegare.

    Testimonianze credibili e apparizioni ricorrenti

    Il caso fu ritenuto abbastanza credibile da essere riportato dal Daily Telegraph, non certo un giornale incline a pubblicare storie di alieni. Secondo l’investigatore Andy Russell, l’avvistamento fu uno tra molti nella zona di Warminster, famosa per decenni di fenomeni inspiegabili.

    Le entità descritte – alte, snelle, “nordiche” – sembrano ricorrere in numerosi altri racconti, anche oltre i confini britannici.

    Dalla campagna inglese alle stanze segrete di Washington

    Da episodi isolati a legislazione ufficiale: il salto non è breve, ma è avvenuto. La legge americana sul National Defense Authorization Act del 2023 ha definito per la prima volta gli UAP (Unidentified Anomalous Phenomena) non solo come oggetti volanti non identificati, ma anche come entità che si muovono attraverso più mezzi – aria, acqua e spazio – con capacità che sfidano le leggi fisiche conosciute.

    L’ex Direttore dell’Intelligence USA, John Ratcliffe, ha dichiarato in un’intervista che alcuni UAP “mostrano tecnologie che sembrano violare la fisica” e rappresentano una minaccia se “qualcun altro” possiede capacità superiori alle nostre.

    L’ombra lunga della “non-human intelligence”

    Nel 2023, il Disclosure Act – sostenuto da nomi di primo piano come il senatore Schumer – ha introdotto un termine inquietante e ufficiale: “intelligenza non umana”. Definita come qualsiasi forma di vita senziente e intelligente non umana che potrebbe essere responsabile dei fenomeni anomali.

    Il termine compare 18 volte nel testo legislativo originale, poi ampiamente ridimensionato prima dell’approvazione finale.

    Testimonianze sotto giuramento e razze non umane

    Nel frattempo, l’ex agente dell’intelligence David Grusch ha testimoniato al Congresso sostenendo l’esistenza di un programma governativo segreto di recupero e retro-ingegneria di veicoli non umani, con tanto di resti “biologici” recuperati.

    Il fisico teorico Eric W. Davis, in un’audizione del maggio 2025, ha dichiarato che secondo sue fonti alcune di queste navi sono pilotate da NordiciRettilianiGrigi e Insettoidi.

    Accanto a lui, l’ammiraglio Tim Gallaudet – ex capo della NOAA – ha affermato nel 2024 di essere convinto, sulla base di contatti fidati, che “diversi tipi di intelligenze non umane” stiano visitando la Terra e che non ne comprendiamo ancora le intenzioni.

    Fazioni in conflitto, accordi segreti e “controllo dall’alto”

    Alcuni insider, parlando con Liberation Times in forma anonima, hanno descritto una realtà ben più complessa e oscura: quella di fazioni aliene rivali, alcune benevole, altre ostili, altre ancora indifferenti, in competizione tra loro – persino all’interno della stessa specie.

    Secondo una fonte, ci sarebbe una “gestione” dell’umanità attraverso un sistema di controllo occulto e accordi tecnologici con governi selezionati. Una teoria suggerisce che le nazioni terrestri agiscano come proxies, cioè come pedine in giochi di potere inter-specie.

    Origini oscure: dai Nazisti al caso Roswell

    Una delle ipotesi più controverse riguarda un presunto contatto tra l’unità di ricerca nazista SS-Ahnenerbe e una fazione nordica di intelligenze non umane già negli anni ’30. Sarebbe stata questa fazione a favorire, dopo la guerra, i primi contatti con il governo USA tramite la Joint Intelligence Objectives Agency (disciolta da Kennedy nel ’62).

    Secondo tale versione, il famoso incidente di Roswell del 1947 non coinvolse un’astronave aliena pura, ma una collisione tra due veicoli terrestri reverse-engineered grazie all’aiuto di questi “Nordici”. Uno dei prototipi sarebbe stato sviluppato in Argentina da scienziati nazisti, l’altro negli USA con team italo-tedeschi.

    Silenzi, minacce e il muro dell’intelligence

    Nonostante il crescente numero di dichiarazioni pubbliche, fonti vicine ai programmi segreti riferiscono che la verità rimane imprigionata dietro un muro di controinformazione, ridicolizzazione e intimidazione. Chi ha accesso ai veri documenti – dicono – rischia la carriera o peggio se osa parlarne apertamente.

    Molti ritengono che solo l’intervento diretto di un presidente in carica, con pieni poteri, potrà rompere l’impasse e aprire finalmente i dossier nascosti.

    “La Terra non è nostra”: la verità più difficile da accettare?

    L’affermazione più disturbante, riportata da più fonti a Liberation Times, è che alcune razze non umane vivano qui da sempre. Secondo queste testimonianze, non solo non siamo soli, ma non siamo mai stati i padroni di casa. Alcune di queste entità – si dice – praticano ancora oggi abduzioni umane e attività sconosciute nei nostri cieli e sottoterra.

    Il problema, oggi come sempre, è quanto siamo disposti a sapere. Quanto siamo pronti, come civiltà, ad accettare una realtà che riscriverebbe ogni fondamento della nostra storia, religione e politica.

    Conclusione: una storia da affrontare o da nascondere?

    Dall’avvincente racconto dell’incontro misterioso con le entità avvistate nel campo di grano inglese, fino a giungere agli ultimi sviluppi pubblici e politici in sede di Congresso americano, le voci sulla possibile presenza di intelligenze non umane sulla Terra si moltiplicano.

    Ma la domanda resta sospesa: cosa ci viene nascosto? Se davvero più specie intelligenti non umane vivono o interagiscono con noi, lo fanno con quali scopi? E chi, tra i nostri governi, ne è al corrente?

    La risposta potrebbe cambiare per sempre la percezione di cosa significhi essere umani.

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  • Il Brasile apre gli archivi UFO: online quasi 900 dossier

    Il Brasile apre gli archivi UFO: online quasi 900 dossier

    Il Brasile apre i suoi archivi sugli UFO con un nuovo rilascio di un corposo insieme di documenti: online quasi 900 dossier ufficiali. Ecco come accedere all’Archivio degli ufo brasiliani.

    I documenti rilasciati dall’Arquivo Nacional

    Una nuova ondata di trasparenza sugli UFO arriva questa volta dal Brasile. Il Arquivo Nacional, l’Archivio Nazionale brasiliano, ha recentemente pubblicato online quasi 900 documenti ufficiali relativi ad avvistamenti di oggetti volanti non identificati, registrati tra gli anni ’50 e il 2023. È uno dei più ampi rilasci pubblici di documentazione UFO da parte di un governo latinoamericano.

    Il materiale è stato raccolto nel corso dei decenni dalle forze armate brasiliane — in particolare dall’aeronautica militare — che hanno monitorato e indagato centinaia di episodi attraverso rapporti, fotografie, mappe e testimonianze.

    Esempio di documento dei casi UFO dell’Archivio nazionale brasiliano.
    Copyright/Fonte: sian.an.gov.br

    Una lunga storia di “rivelazioni”

    Il Brasile non è nuovo alla trasparenza in ambito ufologico. Già nel 2004 il governo cominciò a declassificare alcuni rapporti, e nel 2010 l’aeronautica annunciò che avrebbe raccolto e archiviato sistematicamente tutte le segnalazioni UFO in un apposito database. Questo nuovo rilascio rappresenta però un passo ulteriore, perché rende i documenti accessibili online direttamente dal sito dell’Archivio Nazionale.

    Secondo il portale tedesco Grenzwissenschaft Aktuell, i fascicoli contengono testimonianze civili e militari, compresi casi celebri come la cosiddetta Notte Ufficiale degli UFO del 1986, quando diversi oggetti luminosi furono intercettati da caccia brasiliani nei cieli sopra San Paolo, Rio de Janeiro e altre regioni.

    La consultazione dell’archivio è libera

    I documenti possono essere consultati da chiunque attraverso la piattaforma Sistema de Informações do Arquivo Nacional (SIAN), cercando i materiali sotto la dicitura Fenômenos Aéreos Não Identificados. La mole di dati include anche resoconti su manovre aeree anomale, oggetti che sfuggivano ai radar, oppure episodi classificati come inspiegabili dagli stessi investigatori.

    Questa mossa si inserisca in un trend internazionale, in cui sempre più paesi — dagli Stati Uniti al Messico, passando per la Francia e il Regno Unito — hanno deciso di rendere pubblici i propri archivi sugli UFO, nel nome della trasparenza e della libertà d’informazione.

    Va detto tuttavia che raramente le informazioni rilasciate tramite questi archivi rappresentano delle novità rispetto a notizie già conosciute o documenti già diffusi in precedenza.

    Ecco come accedere ai file UFO brasiliani

    L’Arquivo elenca 893 casi di avvistamento dal Brasile dal 1952 al 2023. Questi sono ordinati cronologicamente in base alla data dell’incidente.

    Come consultarli:

    1) Sul sito web del sistema di archiviazione SIAN (Sistema de Informação do Arquivo Nacional) occorre registrarsi con un account come cittadino straniero non brasiliano. Per praticità se non si conosce la lingua portoghese è possibile selezionare l’inglese nel menù in alto.

    2) Dopo aver effettuato con successo la registrazione, accedere nuovamente alla pagina iniziale alla voce “Accessar”. Cercare quindi “Objeto Voadores Não Identificados” (Oggetti volanti non identificati).

    3) Qui è possibile selezionare i casi desiderati per visualizzare le informazioni disponibili nell’Archivio nazionale.

    Come si legge sul sito tedesco che ha riportato la notizia, “L’Archivio nazionale ha dichiarato che si tratta di una raccolta di casi non valutata di rapporti di avvistamento UFO provenienti dal Brasile. Le registrazioni di casi e materiali in questa raccolta non dicono nulla sullo stato e la natura dei fenomeni descritti e mostrati. Presumibilmente, la maggioranza può anche essere dichiarata convenzionale.”

    Un invito alla ricerca

    Questo rilascio rappresenta comunque un’opportunità per appassionati, studiosi e ricercatori indipendenti: un’intera banca dati di casi storici che possono essere letti in un’unico archivio, nel loro contesto originale.

    Si tratta inoltre di una ulteriore testimonianza di come il fenomeno UFO non sia confinato a un singolo paese o cultura.

    Anche in America Latina, come in molte altre parti del mondo, il cielo continua a essere fonte di misteri.

  • Il cielo del mese: giugno 2025

    Il cielo del mese: giugno 2025

    Giugno 2025 si apre con un evento astronomico di grande fascino: una possibile aurora boreale visibile anche a latitudini insolite, grazie a una forte tempesta geomagnetica. Al tramonto e nelle ore successive, tenete gli occhi puntati al cielo, soprattutto nella serata del 1° giugno, e probabilmente anche nei giorni seguenti.

    Una potente espulsione di massa coronale dal Sole ha infatti generato una tempesta geomagnetica di livello G3, secondo i modelli della NASA. Questo fenomeno, causato da intensi venti solari, potrebbe non solo creare aurore boreali spettacolari, ma anche provocare disturbi ai sistemi elettronici, come blackout o interferenze.

    Sul fronte scientifico, esperti come Giovanni Ghirga di ISDE (vedi articolo su AdnKronos) sottolineano che, sebbene le tempeste solari non rappresentino un rischio diretto per la salute, potrebbero avere effetti indiretti, come alterazioni del ritmo cardiaco o disturbi neuropsicologici in soggetti vulnerabili. Intanto, il monitoraggio di NASA e NOAA continua per valutare impatti su dispositivi medici e sistemi tecnologici.

    UGC 1810: Wildly Interacting Galaxy from Hubble 
    Image Credit: NASAESAHubbleHLAProcessing & Copyright: Domingo Pestana

    Spiegazione (tradotta dalla pagina NASA Apod): cosa sta succedendo a questa galassia a spirale? Anche se i dettagli rimangono incerti, sicuramente ha a che fare con una battaglia in corso con il suo vicino galattico più piccolo. La galassia in primo piano è etichettata UGC 1810 da sola, ma insieme al suo partner di collisione è conosciuta come Arp 273. La forma generale di UGC 1810 – in particolare il suo anello esterno blu – è probabilmente il risultato di interazioni gravitazionali selvagge e violente. Il colore blu di questo anello è causato da enormi stelle che sono blu calde e si sono formate solo negli ultimi milioni di anni. La galassia interna appare più antica, più rossa e infilata di polvere filamentaria fredda. Alcune stelle luminose appaiono bene in primo piano, non correlate all’UGC 1810, mentre diverse galassie sono ben visibili sullo sfondo. Arp 273 si trova a circa 300 milioni di anni luce di distanza verso la costellazione di Andromeda. Molto probabilmente, UGC 1810 divorerà il suo compagno galattico nel prossimo miliardo di anni e si stabilirà in una classica forma a spirale.”

    Non perdete l’occasione di osservare il cielo anche questo mese.

    Le informazioni e i dati seguenti sono tratti dalla pagina Il cielo del mese di giugno 2025. Copyright: Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it

    Indice

    Sole

    Si trova nella costellazione del Toro fino al giorno 21, quando passa nella costellazione dei Gemelli. 
    1 giugno: il sole sorge alle 5.39; tramonta alle 20.41 
    15 giugno: il sole sorge alle 5.36; tramonta alle 20.49
    30 giugno: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.52 

    (Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). 

    21 giugno: Solstizio d’Estate 

    Quest’anno il solstizio cade il 21 giugno, precisamente alle ore 02 e 42 minuti (fuso orario di Greenwich). 

    Nel giorno più lungo dell’anno il sole sorge alle 5.36 e tramonta alle 20.51. Il giorno dura 15 ore e 15 minuti. 

    Al mezzogiorno dell’Ora Solare (ovvero alle una dell’Ora Legale attualmente in vigore) il Sole raggiunge il punto di massima elevazione sull’orizzonte. 
    L’altezza raggiunta dal Sole dipende dalla latitudine: a Roma al culmine arriva a circa 71° 30′. A Milano l’altezza massima è 68° (3° 30′ più basso rispetto a Roma), a Palermo invece supera i 75°.

    Luna

    Fasi Lunari giugno 2025
    DataFaseOrario
    03/06/2025Primo quarto05h 41m
    11/06/2025Luna Piena09h 44m
    18/06/2025Ultimo quarto21h 19m
    25/06/2025Luna Nuova12h 31m

    Congiunzioni

    Luna – Marte : il primo evento astronomico del mese è la congiunzione fra la Luna e Marte. La sera del 1° giugno la Luna, che sta per raggiungere la fase di Primo Quarto (il giorno 3) si troverà interposta tra il pianeta rosso e Regolo, la stella più luminosa della costellazione del Leone.  (vedi mappa)

    Luna – Saturno : prima dell’alba del 19 giugno la Luna all’Ultimo Quarto sorge nel cielo orientale in congiunzione con Saturno. I due astri saranno vicini tra loro all’interno della costellazione dei Pesci. (vedi mappa)

    Luna – Venere : tra le prime luci dell’alba del 22 giugno sull’orizzonte a Est al centro della costellazione dell’Ariete potremo ammirare la sottile falce di Luna calante in congiunzione con Venere. (vedi mappa)

    Luna – Pleiadi : poco prima del sorgere del Sole del 23 giugno la Luna, una sottile falce in fase calante, si avvicinerà alle Pleiadi, nella costellazione del Toro, fino ad occultare diverse stelle dell’ammasso stellare. (vedi mappa)

    Luna – Marte : il 29 giugno si ripete lo spettacolo dell’allineamento di astri osservato il 1° giugno, ma con diverso ordine. Dobbiamo osservare nuovamente la costellazione del Leone, ma in questa occasione l’astro più in basso, sulla destra, sarà la stella Regolo; al centro vedremo di nuovo la Luna crescente. Il terzetto è completato da Marte. (vedi mappa)

    Costellazioni

    Mappa delle costellazioni del cielo di giugno 2025.

    In tarda serata sarà possibile vedere sull’orizzonte a Sud-Est la costellazione dello Scorpione: ha un disegno inconfondibile, con le tre stelle a destra, quasi allineate in verticale, che rappresentano le chele dell’animale. 

    Spostandoci a sinistra, troviamo la brillante Antares, una supergigante rossa. La costellazione prosegue con le stelle che ne rappresentano il resto del corpo e la lunga coda, che termina con il pungiglione. Notiamo subito una particolarità delle costellazioni zodiacali estive: esse sono molto più basse sull’orizzonte rispetto a quelle invernali. 

    Mentre nei mesi invernali i Gemelli sfioravano quasi lo Zenit sopra le nostre teste, è invece una sfida per gli osservatori del cielo il riuscire a scorgere tutte le stelle dello Scorpione, così basse da essere spesso in parte nascoste dai rilievi all’orizzonte o dalle foschie serali. L’ideale è osservarlo nelle notti chiare, sul mare, verso Sud, intorno alla mezzanotte. 

    Rimanendo lungo lo Zodiaco, potremo riconoscere più a destra la Bilancia (l’unico oggetto inanimato delle 12 costellazioni dello zodiaco), mentre alla sua sinistra sorgerà il Sagittario.
    A Ovest potremo invece osservare in successione il lento tramontare delle grandi costellazioni del Leone e della Vergine.

    Un discorso a parte lo merita l’Ofiuco, un’estesa costellazione situata sopra lo Scorpione; nonostante le dimensioni è poco spettacolare a causa dell’assenza di stelle particolarmente luminose. Tuttavia l’Ofiuco gode di una certa notorietà per il suo ruolo di “tredicesima costellazione zodiacale”: si tratta di un dettaglio ben noto ad astronomi ed astrofili; semplicemente lo Scorpione si trova in gran parte al di sotto dell’Eclittica, per cui il Sole, una volta sfiorato la parte superiore della costellazione, prosegue il suo cammino nell’Ofiuco, che quindi risulta essere la 13a costellazione a trovarsi sul suo cammino lungo lo Zodiaco.

    Allontanandoci dall’eclittica, alte nel cielo notiamo le due stelle più brillanti del cielo estivo: la più occidentale è Arturo, nella costellazione del Bootes. Più a oriente troviamo Vega. Questo astro fa parte della piccola costellazione della Lira, che insieme al Cigno e all’Aquila forma un ampio triangolo che occupa la porzione più elevata della volta celeste per tutto il periodo estivo.

    Il cielo settentrionale è, come sempre, caratterizzato dalle due Orse. Volgendo lo sguardo verso la Stella Polare che nell’Orsa Minore ci indica la direzione del Nord, vedremo l’Orsa Maggiore dominare il cielo a Nord-Ovest. 
    Dalla parte opposta rispetto alla Stella Polare, a Nord-Est, possiamo riconoscere Cassiopea e Cefeo.

    Meteore

    Con l’arrivo di giugno 2025, il cielo notturno torna a offrire uno spettacolo affascinante per tutti gli appassionati di meteore. Anche se il mese non è tra i più prolifici in termini di intensità degli sciami, numerosi eventi minori, talvolta imprevedibili, animano la volta celeste, regalando occasioni preziose di osservazione. Grazie alla favorevole configurazione delle fasi lunari, che vede la Luna piena l’11 giugno e l’ultimo quarto il 18, gran parte del mese sarà caratterizzata da un cielo sufficientemente buio nella seconda parte della notte, ottimale per avvistare le scie luminose. 

    Tra gli sciami più promettenti spiccano le Lyridi di giugno, attive intorno al 15 giugno. Pur con uno ZHR modesto (5 meteore/ora), offrono meteore veloci e brillanti da un radiante alto nel cielo, visibile per tutta la notte nella costellazione della Lira. Il momento dell’osservazione coincide con il calare della Luna, garantendo condizioni favorevoli. 

    Particolarmente atteso è il ritorno delle Tau Herculidi, legate alla cometa 73P/Schwassmann–Wachmann 3. Questo sciame è noto per occasionali outburst spettacolari, come quello del 2022. Anche se lo ZHR previsto resta basso, la loro imprevedibilità le rende degne di attenzione, specialmente nelle ore tra il 12 e il 14 giugno. 

    Altri due sciami molto interessanti, sebbene meno noti al pubblico, sono le Arietidi diurne e le Zeta Perseidi. Entrambi sono sciami radar, con picchi rispettivamente il 5 e il 6 giugno, e possono manifestare meteore visibili ad occhio nudo poco prima dell’alba. Si tratta di meteore veloci, spesso radenti l’orizzonte, legate alla cometa 96P/Machholz.

    Più discreti ma osservabili con buone probabilità anche in condizioni urbane sono le mu-Cassiopeiidi e le rho-Draconidi di giugno, attivi nei primi giorni del mese, con meteore lente e radiante ben posizionato nel cielo boreale. Questi sciami sono ideali per chi vuole iniziare le osservazioni in serate ancora poco disturbate dalla luce lunare. 

    Nel cuore del mese si distinguono anche le epsilon-Cygnids di giugno, con un radiante posto nella costellazione del Cigno. Le meteore di questo sciame sono luminose e talvolta colorate, visibili specialmente dopo la mezzanotte tra il 10 e il 12 giugno. 

    La seconda metà del mese, favorita dall’avanzare dell’ultimo quarto lunare, sarà dominata da sciami più deboli ma interessanti come le Epsilon Perseidi, le Bootidi di giugno (note per outburst storici, anche se rari) e le Sagittariidi di giugno, quest’ultime con meteore lente provenienti da un radiante basso nel cielo meridionale. 

    In sintesi, giugno offre un ventaglio vario di sciami meteorici, molti dei quali sono ottimamente osservabili nelle ore che precedono l’alba, quando il cielo è più buio e i radianti sono più alti. Per godere al meglio dello spettacolo si consiglia di osservare lontano dalle luci cittadine, stendersi su una coperta o una sedia reclinabile e armarsi di pazienza. Anche in assenza di grandi piogge meteoriche, ogni notte può regalare la magia di una scia improvvisa a solcare il cielo.

  • UFO: dalla Svezia un editoriale accademico prova ad aprire il discorso in Europa

    UFO: dalla Svezia un editoriale accademico prova ad aprire il discorso in Europa

    Il 26 maggio 2025, un editoriale di Anders Warell, professore dell’Università di Lund, ha messo in luce l’urgenza di trattare in maniera scientifica il tema affascinante e controverso degli UFO, noti anche come fenomeni anomali non identificati (UAP).

    Qui trovate la versione in inglese dell’editoriale.

    Ecco cosa si legge nell’introduzione:

    “L’atteggiamento scettico nei confronti degli UFO è stato a lungo un ostacolo efficace all’esame critico e allo sviluppo delle conoscenze. Tuttavia, ora ci sono segni di un maggiore interesse per l’argomento anche all’interno del mondo accademico, e questo è positivo. È giunto il momento di ulteriori ricerche per contrastare l’eclissi della conoscenza in questo settore, scrive Anders Warell, Università di Lund.”

    Un cambiamento di prospettiva in Europa?

    Mentre gli Stati Uniti sono storicamente sempre in prima linea su questo argomento, l’Europa non dovrebbe essere da meno. Un dibattito relativamente recente al Parlamento Europeo e le poche anche se utili iniziative accademiche dimostrano che anche il nostro continente – forse – si appresta ad affrontare il tema con serietà, cercando di colmare il divario di conoscenza.

    Certo, negli Usa ci sono stati numerosi e ben più significativi dibattiti al Congresso, e il dibattito oltreoceano è su tutto un altro livello. Si discute quasi quotidianamente (almeno sulle poche testate giornalistiche che trattano l’argomento) di UAP e della loro rilevanza per la sicurezza nazionale.

    Ma l’editoriale svedese segnala che comunque in Europa qualcosa sembra muoversi. Sempre in Svezia, ad esempio, enti come FOA e FOI raccolgono da decenni segnalazioni di oggetti non identificati, segno che l’interesse per quell’argomento è presente.

    Il problema della “eclissi di conoscenza”

    Come sottolinea Warell, il principale ostacolo allo studio degli UAP è lo stigma sociale e mediatico, che porta a liquidare il fenomeno senza approfondimenti.

    Questo atteggiamento ha creato una vera e propria “eclissi di conoscenza”, impedendo lo sviluppo di ricerche serie. Eppure, le osservazioni di oggetti con comportamenti inspiegabili, documentate da radar, video e testimonianze, richiedono un approccio scientifico.

    L’Accademia (forse) si muove.

    L’Europa sta iniziando a rispondere? Per ora l’iniziativa pur lodevole dell’accademia svedese appare come un evento isolato.

    Nell’editoriale si menziona il corso dedicato agli UAP che la stessa università di Lund aveva annunciato qualche mese fa, il 28 gennaio 2025, in un articolo di Charlie Olofsson che annunciava come gli UFO sarebbero presto diventati un soggetto di studio universitario.

    Dalla primavera 2025, infatti, l’Università di Linköping offre un corso accademico dedicato.

    Le implicazioni per la scienza e un appello per l’Europa

    Gli UAP non sono solo un mistero scientifico, ma sollevano questioni profonde. Se questi oggetti non sono di origine umana, chi li controlla?

    La loro esistenza potrebbe richiedere un ripensamento delle nostre conoscenze fisiche e tecnologiche, aprendo nuove frontiere in campi come l’energia e i materiali.

    Warell invita l’accademia europea a non sottovalutare il proprio ruolo. Con migliaia di segnalazioni annuali e dati raccolti da sensori, c’è un’enorme quantità di materiale da analizzare.

    Collaborazioni internazionali e ricerche interdisciplinari sono essenziali per superare lo stigma e avanzare nella comprensione degli UAP. L’Europa ha l’opportunità di essere protagonista in questo campo, dimostrando che non è seconda agli USA.

    Conclusioni

    Leggere che il dibattito sugli UAP abbia registrato finalmente un inizio anche in Europa, è incoraggiante, soprattutto se ciò avviene in contesti tradizionalmente conservatori, come quello accademico.

    È il momento di prendere sul serio il fenomeno, non solo per la curiosità scientifica, ma per le sue implicazioni sulla sicurezza, sulla tecnologia e sulla nostra comprensione dell’universo. L’Europa dovrebbe mostrarsi pronta a fare la sua parte: altrove infatti la ricerca sugli UAP è già iniziata da parecchio tempo.

  • È comparso un cerchio nel grano vicino a Stonehenge

    È comparso un cerchio nel grano vicino a Stonehenge

    Nel cuore del Wiltshire, Inghilterra, a pochi chilometri da Stonehenge, è riapparso uno dei fenomeni più misteriosi, nei giorni scorsi, a maggio 2025: un nuovo cerchio nel grano.

    Infatti, il disegno perfettamente simmetrico è comparso in un campo agricolo, con le piante di grano che risultano piegate. La particolarità è che ha un disegno geometrico al suo interno che richiamerebbe un simbolo celtico, una specie di nodo o stella a quattro punte. Un altro cerchio nel grano è apparso nello stesso periodo nel Dorset, a poche decine di chilometri di distanza.

    Un nodo celtico o un messaggio di altro tipo?

    Il disegno, scoperto pochi giorni fa (dunque in questo mese di maggio 2025) nei pressi di Sutton Veny, presenta una struttura altamente sofisticata: un nodo celtico intrecciato in una forma a stella a quattro punte, inscritto in un cerchio.

    Un altro crop circle è comparso circa 50 km più a sud, nella contea di Dorset, con due cerchi sovrapposti e altri motivi geometrici interni, meno “mistici” ma altrettanto precisi.

    A rilanciare la notizia sono stati ovviamente per primi i tabloid inglesi, ma anche alcuni youtuber si sono interessati alla novità.

    Guarda i video: esplorazioni sul posto

    Il canale YouTube “Caspersight” ha pubblicato un lungo video con riprese dettagliate del nuovo cerchio a Sutton Veny. Il video mostra il sito direttamente sul posto, con l’autore che ha esplorato il campo dove si è formato il misterioso cerchio. Eccolo:

    Un altro canale YouTube (“Droning On”) ha pubblicato una vista aerea dell’altro cerchio nel grano comparso nel Dorset, che raffigura due cerchi sovrapposti parzialmente e una specie di doppio fuso al centro, eccolo:

    Wiltshire: capitale mondiale dei cerchi nel grano

    Questa non è una zona qualunque. Il Wiltshire è considerato la “capitale mondiale” dei cerchi nel grano, con oltre 380 formazioni registrate dal 2005, quasi tutte apparse nel periodo compreso tra maggio e agosto, quando il raccolto è abbastanza alto da essere piegato senza spezzarsi.

    La vicinanza a Stonehenge, monumento millenario legato all’astronomia e ai culti antichi, non fa che aumentare il fascino e la portata simbolica di questi eventi.

    Stonehenge, immagine dal web

    Creazione umana o intervento alieno?

    Come sempre, la comunità si divide. Alcuni ricercatori, come Monique Klinkenbergh (si legge nell’articolo del Daily Star), fondatrice di una mostra permanente sui cerchi nel Pewsey Vale, riconoscono che molti di essi sono opere umane, ma non tutti. Alcuni, sostiene, si formano in pochi secondi, spesso osservati in diretta da testimoni che riferiscono sfere luminose o lampi improvvisi sopra i campi.

    Nel 2001, un gigantesco cerchio di oltre 400 elementi apparso a Milk Hill (sempre nel Wiltshire) mise in crisi anche gli scettici, per la sua dimensione (240 metri di diametro) e la complessità tecnica impossibile da riprodurre in una sola notte con strumenti rudimentali.

    Lo spettacolare cerchio nel grano apparso a apparso a Milk Hill nel 2001.

    Il video “storico” di due UFO che creano un cerchio – un reperto sempre affascinante

    Esiste poi un “famoso” video, reperibile su YouTube e che postiamo qui sotto, risalente a parecchi anni fa, che se davvero reale e non realizzato a computer rappresenterebbe un documento straordinario: si vedono due sfere metalliche, debolmente luminose, che percorrono a volo radente un campo di grano, e sotto di loro, come magicamente, compare un disegno tracciato nel campo coltivato. Ammiratelo se non l’avete mai visto:

    Il punto di vista del contadino

    Il proprietario del campo dove è apparso il nuovo disegno con il simbolo “celtico” non l’ha presa bene: vedere il proprio raccolto schiacciato non è esattamente un sogno per un agricoltore.

    Tuttavia, da quanto si legge nell’articolo del giornale inglese, sembra che l’uomo si sia rapidamente adattato alla situazione, aprendo il terreno ai visitatori in cambio di una piccola donazione. Una forma curiosa di “agriturismo ufofilo”, potremmo dire. 😁

  • UFO sopra l’Arizona: jet militare danneggiato nell’impatto

    UFO sopra l’Arizona: jet militare danneggiato nell’impatto

    Negli ultimi anni l’Arizona è diventata un punto caldo per avvistamenti di oggetti volanti non identificati (UAP). Un incidente avvenuto nel 2023 è stato riportato alla luce di recente, e confermato dalla FAA, la Federazione americana dell’aviazione. In quell’evento, un caccia F-16 Viper dell’Aeronautica statunitense rimase danneggiato dopo una collisione con un oggetto non identificato, descritto come un UAS (Unmanned Arial System, ovvero, “sistema aereo senza equipaggio”) di colore arancione-bianco. 

    L’incidente del caccia F-16 e gli avvistamenti in Arizona

    La notizia è stata rilanciata di recente da alcune fonti online: https://lavocedinewyork.com/en/news/2025/05/19/ufos-over-arizona-us-fighter-jet-damaged-in-incident-in-military-airspace/

    e in origine era stata trattata dal giornale online The War Zone, nel 2023: https://www.twz.com/pilots-are-seeing-some-very-strange-things-in-arizonas-military-training-ranges

    Ecco in sintesi l’episodio: secondo documenti della Federal Aviation Administration (FAA), il 19 gennaio 2023 un F-16 Viper, del valore di 63 milioni di dollari, è stato colpito da un UAS mentre volava nello spazio aereo ristretto vicino alla Barry Goldwater Range, un’area desertica al confine tra Arizona e Messico utilizzata per esercitazioni militari. 

    L’oggetto ha danneggiato la calotta trasparente sopra il pilota, costringendo il velivolo a un atterraggio di emergenza e a rimanere a terra per riparazioni. Lo stesso giorno, altri tre avvistamenti di oggetti non identificati sono stati segnalati nella stessa zona. 

    Negli ultimi anni, i piloti militari hanno riferito di aver osservato sciami di oggetti, talvolta fino a otto, che volano ad alta quota vicino alle basi militari. 

    Un fenomeno in aumento e le implicazioni per la sicurezza

    L’incidente dell’F-16 non è dunque un evento isolato, ma si inserisce in un quadro più ampio di avvistamenti di UAP in Arizona e altrove, come i recenti casi nel New Jersey. 

    Le autorità stanno indagando sulla possibilità che questi oggetti possano essere droni utilizzati dai cartelli della droga messicani per operazioni di traffico di stupefacenti. L’uso di droni avanzati per eludere i controlli di frontiera rappresenta una minaccia crescente, poiché questi dispositivi possono operare a quote elevate e in aree vietate.

    Tuttavia, rimane il fatto che l’origine effettiva di questi oggetti rimane oscura, e il coinvolgimento della criminalità organizzata è del tutto ipotetico.

    Gli USA possono “gestire la verità” sugli UFO, afferma Elizondo

    Luis Elizondo, ex funzionario del Pentagono e noto whistleblower, ha recentemente dichiarato che gli Stati Uniti potrebbero essere prossimi a rivelare verità importanti sul fenomeno UFO. In un’intervista a NewsNation, ha commentato l’ammissione della FAA riguardante l’oggetto volante non identificato che avrebbe colpito il jet da combattimento nel 2023. 

    Anche secondo Elizondo non si tratta di episodi isolati: da anni si verificano collisioni o quasi-collisioni con velivoli militari e civili. Egli ritiene inoltre che l’amministrazione Trump, più aperta sul tema, abbia capito che gli americani sono pronti a conoscere la verità, dopo decenni di soppressione e disinformazione. 

    Elizondo collabora oggi con l’FBI, che a suo dire è più efficiente del Dipartimento della Difesa nel trattare il fenomeno UAP, e crede che stia finalmente emergendo un fronte comune – tra agenzie, risorse e competenze – per portare questi dati non solo al Congresso, ma anche all’opinione pubblica.

  • Rivelazioni shock sul programma top secret Immaculate Constellation

    Rivelazioni shock sul programma top secret Immaculate Constellation

    Negli Stati Uniti sta emergendo, con un coraggio crescente da parte di alcuni ex funzionari governativi, una nuova ondata di testimonianze che sfidano le narrative ufficiali sulla natura e la gestione dei fenomeni UFO, noti ora anche con il nome di UAP (Unidentified Aerial Phenomena).

    L’ultima voce a levarsi è quella di Matthew Brown, un ex analista del Dipartimento della Difesa, che ha recentemente deciso di uscire dall’anonimato per denunciare dettagli scottanti sul misterioso programma classificato noto come “Immaculate Constellation”.

    Indice

    Il coinvolgimento russo e poteri oscuri mondiali

    Secondo quanto riportato da Liberation Times in un approfondito articolo pubblicato il 29 aprile 2025, Brown sostiene che questo programma avrebbe come obiettivo il monitoraggio, la documentazione e – potenzialmente – l’interazione con tecnologie avanzate non umane, senza alcuna supervisione da parte del Congresso o di altri organi di controllo.

    Brown afferma che l’intero apparato si muove in una zona d’ombra legale, sfruttando una combinazione di compartimentazione estrema, segretezza e minacce implicite per garantire il silenzio assoluto di chi ne fa parte.

    Ha poi aggiunto dettagli sconvolgenti, su un caso di avvistamento di un enorme ufo di forma triangolare che ha coinvolto navi Russe, e anche sulla presunta esistenza di un gruppo sovra nazionale e slegato dai comuni apparati di potere, che sarebbe in possesso della tecnologia non terrestre e sarebbe riuscito a ricreare velivoli attraverso il cosiddetto “reverse engineering” degli ufo.

    L’esperienza personale e il prezzo della verità

    Schermata dal podcast Weaponized di Jeremy Corbell e George Knapp con il testimone Matthew Brown

    Brown ha rilasciato la sua prima intervista pubblica al podcast Weaponized di Jeremy Corbell e George Knapp, su YouTube, dichiarando che la sua decisione di parlare è il risultato di una profonda crisi morale. “Sto rinunciando alla carriera, al futuro che avevo costruito, alla possibilità di una famiglia”, ha detto con voce ferma.

    Ha inoltre aggiunto che, secondo le leggi statunitensi, potrebbe potenzialmente affrontare pene gravissime, fino all’ergastolo o alla pena capitale, per aver reso pubbliche informazioni ritenute classificate.

    Come hanno anticipato i giornalisti Jeremy Corbell e George Knapp, a questa prima intervista seguiranno altri due puntate, con nuove rivelazioni, nelle prossime settimane.

    Corbell, commentando la testimonianza di Brown, ha affermato:​

    “Matthew Brown non ha divulgato nulla illegalmente. Sta facendo ciò che il nostro stesso governo ha chiesto alle persone di fare: denunciare abusi di potere e mancanza di supervisione legale e costituzionale.”​

    Parlando a Liberation Times, Jeremy Corbell ha poi delineato i passi che lui e George Knapp hanno intrapreso e intendono ulteriormente portare avanti per sostenere informatori come Brown. Sembra infatti che i due giornalisti abbiano trovato forti opposizioni da parte di apparati politici e agenzie di segretezza, che di fatto stanno ostacolando la disclosure:

    “… siamo stati traditi ad ogni turno. I nostri membri del servizio sono stati traditi. Abbiamo – ho – personalmente portato gli informatori nelle sale del Congresso.

    “George Knapp ed io abbiamo fornito briefing a porte chiuse al Congresso sulla questione UAP. Ho facilitato incontri privati con i membri del Congresso per informarli – per garantire che i nostri rappresentanti abbiano accesso alle informazioni e alle persone controllate che possono verificare, convalidare e ispirare un corretto processo di divulgazione al pubblico americano.

    Ora è chiaro: dobbiamo farlo nel modo più duro. Alla vecchia maniera. Ci vorrà giornalismo in America e il coraggio degli informatori per portare avanti questo processo di verità e trasparenza.

    “È ora di fare la cosa giusta. Praticheremo i nostri diritti di giornalisti in un’America libera”.

    Il Programma “Immaculate Constellation”

    foto di uap ufo dalla fonte anonima immaculate constellation riportate da Strange Mysteries
    foto di uap ufo dalla fonte anonima immaculate constellation riportate da Strange Mysteries

    Ricordiamo che il nome “Immaculate Constellation” era emerso per la prima volta mesi fa grazie a una soffiata anonima ricevuta dal giornalista Michael Shellenberger, accompagnata da un documento classificato che suggeriva l’esistenza di un programma segreto USA dedicato allo studio e alla raccolta di tecnologie non umane. Ne avevamo parlato qui.

    Poco dopo, un leak di immagini, attribuite a quel programma, mostrava presunti UFO di forme anomale, alcuni anche molto strani, dalle sfere alle forme più atipiche. Anche in quel caso avevamo riportato notizia e immagini.

    Secondo Brown, “Immaculate Constellation” è un Programma Speciale di Accesso Non Riconosciuto (USAP) creato nel 2017, dopo la pubblicazione dell’ormai “famoso” articolo del New York Times che rivelava l’esistenza del programma AATIP (Advanced Aerospace Threat Identification Program). Questo nuovo programma avrebbe lo scopo di consolidare e gestire osservazioni di UAP raccolte da diverse piattaforme militari e di intelligence.​

    Il programma opererebbe sotto l’egida del Consiglio di Sicurezza Nazionale, bypassando così la supervisione del Congresso e altre forme di controllo istituzionale. Secondo fonti citate da Liberation Times, ciò permetterebbe al programma di evitare la conformità al Titolo 10 del Codice degli Stati Uniti, che regola le operazioni militari.​

    Il briefing segreto: l’UFO triangolare sopra la Kamčatka

    La penisola di Kamchatka in Russia, al largo della quale Brown ha detto che si è verificato l’evento che ha coinvolto un Ufo a forma di grande triangolo nero e le navi russe. Fonte: Liberation Times.

    Un dettaglio particolarmente sconcertante emerso dalla testimonianza del whistleblower è il resoconto di un briefing classificato a cui ha partecipato mentre era in servizio.

    Durante questo incontro, a porte chiuse e con personale autorizzato, gli sarebbero state mostrate delle fotografie satellitari relative a un evento verificatosi al largo della penisola della Kamčatka, in Russia, in cui diverse navi russe sarebbero state posizionate in attesa, come se sapessero che qualcosa di straordinario stava per accadere.

    Le immagini mostravano, secondo quanto riportato, un enorme oggetto triangolare che si sarebbe materializzato nel cielo sopra l’area monitorata. La scena descritta evocava una sorta di “incontro programmato”, in cui la presenza dei vascelli sembrava coordinata con l’apparizione dell’UAP. Questo episodio avrebbe profondamente colpito il whistleblower, diventando uno dei momenti chiave che lo hanno convinto a esporsi pubblicamente.

    Il fatto che una potenza militare come la Russia potesse anticipare o attendere un oggetto di questo tipo solleva molti interrogativi: che tipo di comunicazione – o di conoscenza – esiste al riguardo tra nazioni rivali?

    La cultura del silenzio e intimidazioni

    Brown descrive un ambiente governativo permeato da una “apparato di segretezza onnipresente”, che non solo protegge le operazioni militari e diplomatiche, ma che ha anche corrotto ogni aspetto della società per servire gli interessi di una ristretta élite. 

    Ha raccontato di come, dopo la pubblicazione dell’articolo del New York Times nel 2017, all’interno della comunità dell’intelligence fosse proibito anche solo menzionare i nomi di determinati informatori, pena il licenziamento immediato.​

    In particolare, ha riferito che il nome di David Grusch, altro noto informatore sugli UAP, era considerato “radioattivo” nei canali di comunicazione interni, con discussioni mirate a screditarlo e a isolare chiunque lo sostenesse.

    Gruppi di potere che sfuggono al controllo

    Presunti poteri occulti sarebbero in grado di ricreare tecnologia non terrestre, e deterrebbero un potere sovranazionale che sfugge a qualsiasi controllo.

    Un altro elemento inquietante sollevato dal whistleblower riguarda l’esistenza di una presunta entità sovranazionale, definita come una “breakaway civilization” (letteralmente: una civiltà separatista).

    Secondo le sue dichiarazioni, questo gruppo opererebbe al di fuori dei confini delle normali strutture governative e democratiche, e sarebbe composto da individui con accesso esclusivo a tecnologie avanzate non terrestri raccolte nel corso di decenni.

    Tale gruppo, difficilmente tracciabile e non ufficialmente riconosciuto, sarebbe stato in grado di ricreare in proprio le tecnologie legate agli UAP. In pratica, disporrebbe di veicoli del tutto simili agli Ufo, con capacità propulsive e forse offensive straordinarie.

    La sua esistenza, se confermata, implicherebbe una frattura radicale nella nostra comune concezione dell’ordine mondiale. Brown ipotizza che questa élite parallela possa aver agito nell’ombra per decenni.

    Conclusioni

    In sintesi, ecco i punti salienti emersi:

    • Il nome “Immaculate Constellation” era già trapelato in precedenza attraverso documenti e immagini classificate, e ora trova ulteriore conferma da questa nuova fonte.
    • “Immaculate Constellation” avrebbe accesso a infrastrutture militari e sensori globali, anche in acque internazionali.
    • Il whistleblower Matthew Brown afferma di aver partecipato a briefing segreti in cui ha visionato foto di UAP, tra cui un immenso triangolo volante apparso davanti a navi russe al largo della Kamčatka.
    • Secondo le sue parole, gli Stati Uniti monitorerebbero regolarmente questi oggetti.
    • Esisterebbe un’entità non ufficiale e sovranazionale, descritta come una sorta di breakaway civilization con accesso a tecnologie avanzate.
    • Matthew Brown sostiene che questa struttura parallela non risponderebbe ad alcuna autorità democratica, e potrebbe aver occultato segreti per decenni.

    Le testimonianze di figure interne come Matthew Brown tracciano un quadro sempre più complesso e inquietante, fatto di reti d’intelligence segrete, tecnologie non convenzionali e poteri operanti al di fuori dei canali ufficiali. Se confermati, questi dati avrebbero implicazioni non solo scientifiche, ma anche etiche e geopolitiche.

    Noi di UFOItalia.it continueremo a seguire da vicino la vicenda. Attendiamo con particolare interesse i prossimi episodi del podcast condotto da Jeremy Corbell e George Knapp, che hanno anticipato nuove clamorose rivelazioni da parte di Matthew Brown nelle settimane a venire. Restate con noi per i prossimi aggiornamenti.

    Fonti:

  • L’ultima intervista a Harald Malmgren: rivelazioni Ufo di un testimone eccellente

    L’ultima intervista a Harald Malmgren: rivelazioni Ufo di un testimone eccellente

    Finalmente è stata rilasciata l’intervista a Harald Malmgren, un documento straordinario di 4 ore registrato poco prima della sua morte, avvenuta il 13 febbraio 2025. Ad intervistare il personaggio è stato Jesse Michels, giovane talentuoso reporter che ha già raccolto tante altre testimonianze di figure chiave dell’ufologia recente. Si può vedere l’intervista integrale, in inglese, sul canale YouTube di Michels, qui.

    Malmgren, ex consigliere di presidenti americani come JFK, Johnson, Nixon e Ford, è stato una figura chiave nella gestione di crisi internazionali, come la crisi dei missili di Cuba del 1962, quando, a soli 27 anni, contribuì a evitare una catastrofe nucleare tenendo a bada figure militari come il generale Curtis LeMay.

    ultima intervista del consulente presidenziale harald malmgren rivela segreti sorprendenti sugli ufo
    Un fermo immagine dall’intervista fatta ad Harald Malmgren dallo YouTuber Jesse Michels, alla presenza anche della figlia di Malmgren, Pippa Malmgren, anche lei stimata consulente politica.

    L’intervista, condotta con la partecipazione della figlia Pippa Malmgren, rivela un tema sbalorditivo: il legame profondo e duraturo tra il governo americano e il fenomeno UFO (o UAP), un segreto che ha attraversato decenni di storia e coinvolto i più alti livelli della politica e dell’intelligence. Di seguito, analizziamo i sei punti principali emersi dall’intervista, come riportati dal post su X di Jesse Michels, con un commento basato su quanto reperibile online.

    Indice

    “Ho tenuto in mano materiale UFO”

    “Ho tenuto in mano materiale UFO (o UAP) direttamente. Questo materiale proveniva da un test nucleare chiamato Bluegill Triple Prime, condotto nell’atollo di Johnston nelle Isole Marshall nel 1962. Mi fu consegnato da Lawrence Preston Gise, direttore del ramo di Albuquerque della Commissione per l’Energia Atomica (nonché nonno di Jeff Bezos).”

    (Harald Malmgren, citazione tratta dall’intervista fatta da J. Michels)

    Illustrazione di fantasia: test atomico

    L’affermazione di Malmgren sul possesso di materiale UAP è straordinaria e si collega al test nucleare Bluegill Triple Prime, parte dell’operazione Fishbowl nel 1962. Ne avevamo parlato in un post precedente (quando la figlia, Pippa Malmgren, aveva anticipato il racconto del padre da poco scomparso).

    Questo test ad alta quota, condotto nell’atollo di Johnston, fu progettato per studiare gli effetti delle esplosioni nucleari nello spazio. Fonti online, come documenti declassificati della Defense Threat Reduction Agency, confermano che il test produsse fenomeni anomali, tra cui bagliori e anomalie elettromagnetiche, ma non menzionano esplicitamente materiali UAP.

    Tuttavia, il coinvolgimento di Lawrence Preston Gise, una figura di spicco nella Commissione per l’Energia Atomica, dà credibilità alla storia, poiché il suo ruolo lo avrebbe messo in contatto con progetti altamente riservati. È interessante notare che Gise fosse il nonno di Jeff Bezos, un dettaglio che aggiunge un elemento curioso ma non necessariamente rilevante.

    Malmgren è stato informato sull’Ufo italiano caduto a Magenta nel 1933

    “Il vicedirettore dei piani della CIA e l’uomo che ha costruito e progettato Area 51, Richard Bissell, ha informato Malmgren su ‘tecnologie di altri mondi’. Questo includeva precedenti recuperi di relitti, come l’incidente di Magenta in Lombardia, Italia, nel 1933, oltre a una più ampia consapevolezza delle apparizioni UFO intorno allo sviluppo di tecnologie di punta in siti sensibili del Dipartimento dell’Energia in tutto il paese.”

    (cit. dal post di Jesse Michels, su X)

    Richard Bissell, figura storica della CIA, è noto per il suo ruolo nello sviluppo del programma U-2 e nella costruzione di Area 51, come confermato da documenti declassificati della CIA disponibili online. La sua presunta connessione con “tecnologie di altri mondi” è meno documentata, ma il contesto storico supporta l’idea che figure di alto livello come Bissell avessero accesso a informazioni riservate.

    L’incidente di Magenta del 1933, menzionato da Malmgren, è un caso noto e discusso nelle cerchie ufologiche. Secondo fonti come il fondatore del CUN, l’italiano Roberto Pinotti (trovi i suoi libri qui su Amazon), che ha avuto il merito di portare alla luce questa vicenda storica, si tratterebbe del recupero di un velivolo non identificato in Italia, anni prima di Roswell. Non a caso l’episodio è stato ribattezzato “l’ufo di Mussolini”, infatti sembra che il duce attivò un gruppo di ricerca, guidato anche dall’inventore Guglielmo Marconi, per interpretare il misterioso manufatto. A conferma della veridicità dell’evento, anche un significativo testimone recente come David Grusch, che ha testimoniato al Congresso USA sui programmi segreti di studio degli Ufo, aveva menzionato il caso italiano. I reperti caduti a Magenta furono portati in America dopo la Liberazione.

    Il libro del 2024 “Ufo Italia”, di Roberto Pinotti, è una buona fonte di informazioni storiche. Riporta anche il caso di Magenta. Vedilo su Amazon.it

    La menzione fatta nell’intervista di UFO vicino a siti del Dipartimento dell’Energia si allinea poi con rapporti moderni, come quelli del 2021 del Pentagono, che documentano avvistamenti UAP in prossimità di installazioni militari e nucleari.

    Le sorprendenti affermazioni su Tesla e l’antigravità

    “Un membro dell’intelligence straniera ha inviato a Harald informazioni su una collaborazione segreta legata all’antigravità tra Tesla e Thomas Townsend Brown.”

    (cit. J. Michels su X)

    Nikola Tesla ha lavorato a progetti antigravitazionali? Illustrazione di fantasia

    La connessione tra Nikola Tesla e Thomas Townsend Brown è un argomento affascinante. Brown, un fisico noto per i suoi esperimenti “elettrogravitici” negli anni ‘50, è spesso associato a teorie sull’antigravità, come discusso in articoli su siti come The Drive e in documenti declassificati della Marina statunitense.

    Tesla, d’altra parte, è una figura leggendaria, ma non esistono prove concrete di una collaborazione diretta con Brown. Fonti online, come il sito del FBI che pubblica i file su Tesla, non menzionano progetti legati all’antigravità, sebbene circolino teorie su suoi presunti esperimenti segreti.

    L’affermazione di Malmgren suggerisce che informazioni riservate potrebbero essere state condivise tra intelligence straniere, cosa che rimane un’ipotesi intrigante che richiede ulteriori indagini.

    Vedi anche –> i migliori libri su Nikola Tesla, su Amazon.it

    Un alieno è sopravvissuto, vivo, a Roswell

    “Ha detto a sua figlia Pippa, fuori onda, nelle sue ultime ore, che c’erano stati sopravvissuti di incidenti UFO (biologics) e che gli era stato mostrato un video dell’‘unico essere extraterrestre sopravvissuto’ da uno di questi incidenti (Roswell).”

    (cit. da J. Michels su X)

    Un alieno sarebbe sopravvissuto al crash di Roswell, afferma Malmgren. Illustrazione di fantasia.

    L’incidente di Roswell del 1947 è uno dei casi UFO più noti al mondo, con numerosi libri e documentari che ne discutono, come The Day After Roswell di Philip Corso.

    La menzione di “entità biologiche” (esseri viventi extraterrestri) e di un video mostrato a Malmgren è un’affermazione non priva di qualche antecedente, da parte di altri testimoni, anche se non è al momento supportata da prove pubbliche.

    Rapporti recenti, come il documento AARO del 2024, negano l’esistenza di prove di vita extraterrestre recuperata, ma il caso Roswell continua a generare grandissimo interesse. Altri illustri rappresentanti della causa per la disclosure, come Luis Elizondo e altri, hanno fatto intendere ad esempio che Roswell sia stato realmente un caso di schianto di velivolo non terrestre, pur senza portare per ora prove concrete.

    Il fatto che Malmgren abbia condiviso questa informazione con la figlia Pippa in privato aggiunge un elemento personale e drammatico, ma senza il video o altre prove, la storia rimane aneddotica. La credibilità di Malmgren, tuttavia, rende questa rivelazione degna di attenzione.

    Vedi anche –> Il famoso libro del colonnello Philip J. Corso, Roswell il giorno dopo, su Amazon:

    Philip J. Corso, “Roswell il giorno dopo”, il libro che ha rivelato una verità a lungo distorta su un autentico crash di oggetti non umani. Su Amazon.it

    JF Kennedy sapeva degli Ufo

    “Malmgren afferma senza mezzi termini che crede che JFK sapesse degli UFO molto prima di diventare presidente (dalla sua esperienza nell’intelligence navale). Lui e LBJ si precipitarono a Los Alamos subito dopo Bluegill Triple Prime per essere informati di persona. Dice che il desiderio di JFK di collaborare con i sovietici su UFO, esplorazione spaziale e denuclearizzazione fu una delle cause principali del suo assassinio.”

    (da J. Michels, su X)

    L’idea che JFK fosse a conoscenza degli UFO è una teoria diffusa nel mondo ufologico, supportata da documenti come un presunto “memorandum” del MJ-12 (un gruppo segreto e ristretto di figure miliari e di intelligence, presunti custodi del segreto ufo).

    Fonti storiche, come i diari della Casa Bianca, confermano che JFK era interessato alla cooperazione spaziale con l’URSS, come dimostrato dalla sua proposta del 1963 per un programma lunare congiunto. Tuttavia, non esistono ad oggi prove pubbliche che colleghino questa volontà agli UFO o che suggeriscano un legame con il suo assassinio.

    Interessantissima e tra le più audaci è l’affermazione di Malmgren sulla visita, da lui fatta assieme al presidente Johnson, a Los Alamos dopo Bluegill Triple Prime. Il contesto di segretezza dell’epoca rende plausibile che incontri riservati avvenissero.

    Il fantomatico gruppo Majestic 12 esiste realmente

    “Malmgren discute del ‘Majestic’ – il gruppo che si è assunto il compito di ‘proteggere’ il mondo. Lo hanno seguito fin da giovane, dice. È la prima volta che qualcuno di questo calibro menziona questo nome, che è per lo più associato a fughe di documenti negli anni ‘80 e ‘90 che delineano un’élite militare, di intelligence e scientifica che governa la questione UFO.”

    (da J. Michels su X)

    MJ 12 il gruppo ultra riservato che detiene la segretezza sugli Ufo, esisterebbe realmente. Illustrazione di fantasia.

    Il termine “Majestic” si riferisce al presunto gruppo MJ-12, introdotto nei documenti trapelati negli anni ‘80, che sarebbero stati creati per gestire il fenomeno UFO dopo Roswell. Questi documenti sono stati ampiamente dibattuti, e più volte messi in dubbio.

    Tuttavia, la menzione di Malmgren dà nuova linfa alla teoria, poiché la sua posizione e le sue autorizzazioni di sicurezza da lui possedute (Q Clearances) lo rendono una fonte credibile.

    Conclusioni

    Questa intervista a Harald Malmgren rappresenta un momento molto significativo per il dibattito sugli UFO, portando alla luce rivelazioni che, se confermate, riscriverebbero la storia moderna.

    La sua carriera impeccabile, il suo ruolo in eventi storici e le sue autorizzazioni di sicurezza danno peso alle sue parole. Dal materiale UAP di Bluegill Triple Prime alle connessioni con Roswell e al presunto gruppo Majestic, queste rivelazioni sollevano domande profonde sul rapporto tra governi e fenomeni non identificati.

    Grazie al coraggio di Malmgren e alla dedizione di sua figlia Pippa, il mondo ha ora un’opportunità unica per conoscere qualcosa di più su queste verità nascoste. Come ha affermato il bravo autore dell’intervista, Jesse Michels, nel suo post su X:

    «Harald è un eroe che ha salvato il mondo (e più di una volta). C’era altro che ha taciuto e che ha portato con sé nella tomba. Era un angelo tra diavoli e il suo lascito dovrebbe far riflettere tutti i leader mondiali, portandoli a “ridurre la tensione” sulla scena globale quando contemplano il rischio di conflitti. Abbiamo appena scalfito la superficie di ciò che probabilmente aveva da dire e dovremo rifletterci per anni. Ma è un passo avanti enorme per la disclosure e non può essere ignorato dai media mainstream.»

  • Il saluto a Papa Francesco: tra umanità, fede e apertura agli Ufo

    Il saluto a Papa Francesco: tra umanità, fede e apertura agli Ufo

    Oggi, 21 aprile 2025, è morto Papa Francesco, un pontefice che ha segnato un’epoca con il suo calore umano, la sua visione ricca di saggezza nella semplicità, e un approccio moderno alla fede. Lo ricordiamo con affetto, celebrando il suo lascito spirituale e la sua vicinanza all’umanità.

    Qui su Ufoitalia.it, sito dedicato a ufologia e astronomia, vorremmo dedicare un breve cenno, con grande rispetto per la figura del caro Papa Francesco, al fatto che il suo pontificato è stato significativo anche per le sue parole lungimiranti su temi come gli UFO e la possibilità di vita extraterrestre, che hanno aperto nuove prospettive nel dialogo tra scienza e religione.

    Indice

    Un pontefice al passo coi tempi: l’apertura agli UFO

    Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, non ha mai temuto di affrontare questioni considerate audaci. Tra queste, spiccano le sue riflessioni sulla vita extraterrestre. Nel 2014, durante un’omelia, dichiarò con un sorriso che avrebbe battezzato un marziano se questi lo avesse chiesto, sottolineando l’universalità del messaggio cristiano: “Se domani arrivasse una spedizione di marziani e uno dicesse ‘Voglio essere battezzato!’, cosa succederebbe?”.

    In un’intervista del 2015, approfondì il tema, paragonando la possibilità di vita su altri pianeti alla scoperta dell’America: “Fino a quando non è stata scoperta, pensavamo che non esistesse, e invece esisteva”. Queste parole, pronunciate con umiltà e apertura, hanno acceso l’immaginazione di molti. Francesco ha sempre incoraggiato il dialogo tra fede e scienza, invitando a non temere l’ignoto.

    Le nuove norme sui fenomeni soprannaturali

    Nel 2024, sotto la sua guida, il Vaticano ha pubblicato un documento intitolato “Norme per il discernimento dei fenomeni soprannaturali”, aggiornando le linee guida del 1978 per affrontare l’aumento di casi riportati, come apparizioni o eventi inspiegabili, spesso amplificati dai media.

    Questo testo, che stabilisce criteri rigorosi per valutare tali fenomeni, riflette la volontà di Papa Francesco di rispondere alle curiosità e alle inquietudini del nostro tempo, inclusi quei casi che alcuni associano a esperienze ufologiche. Con il suo approccio pragmatico, Francesco ha voluto offrire chiarezza, evitando sensazionalismi ma riconoscendo l’importanza di questi temi per i fedeli e il pubblico.

    Un pastore vicino all’umanità

    Papa Francesco è stato un simbolo di umiltà e compassione. Ha scelto di vivere in un semplice appartamento a Casa Santa Marta, ha pagato di persona il conto dell’hotel dopo la sua elezione e ha lavato i piedi a detenuti.

    La sua enciclica Laudato si’ (2015) ha denunciato gli squilibri del capitalismo e chiamato a una “conversione ecologica” per proteggere il pianeta, un messaggio che ha risuonato ben oltre i confini della Chiesa.

    Francesco ha sempre posto al centro i più vulnerabili, definendoli “gli scartati della storia”. Ha aperto le porte al dialogo interreligioso e ha criticato l’ossessione per temi dottrinali, invitando la Chiesa a essere “ospedale da campo” per i sofferenti. In un mondo segnato da divisioni, ha ricordato che il senso della vita risiede nelle relazioni umane, non nella tecnologia o nel potere.

    Un’eredità di speranza

    La morte di Papa Francesco ci lascia con un vuoto, ma anche con un’eredità di speranza. Ha guidato la Chiesa con coraggio, affrontando temi complessi – abbiamo citato gli ufo, ma anche l’ambiente, il pianeta, la crisi climatica sono sempre stati da lui considerati con urgenza – con un linguaggio semplice e un cuore aperto.

    Il suo invito a non temere l’ignoto e a considerare la possibilità di vita oltre la Terra è un’ispirazione per continuare a esplorare i misteri dell’universo.

    Addio, Papa Francesco. Il tuo sorriso e la tua umanità resteranno con noi, così come il tuo invito a guardare al cielo, con fede e curiosità.

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