Con il solstizio d’estate alle spalle e il caldo che ci accompagna da settimane, il cielo di luglio inaugura lo spettacolo notturno tipicamente estivo.
Le ore di luce iniziano lentamente a diminuire, e con esse cresce il tempo a disposizione per osservare le meraviglie del firmamento.
Protagonista assoluta è la Via Lattea, che attraversa il cielo da nord-est a sud, disegnando una scia luminosa punteggiata da costellazioni tra le più spettacolari della volta celeste: il Cigno, la Lira e l’Aquila formano insieme il celebre Triangolo Estivo, un punto di riferimento per chi alza lo sguardo in queste notti. In particolare, la regione del Cigno offre alcuni dei campi stellari più densi e affascinanti dell’emisfero boreale.
Non mancano oggetti celesti notevoli da ammirare con un binocolo o un piccolo telescopio. Anche la luna potrà essere oggetto di valide osservazioni durante il mese.
Proprio per questo, per meglio apprezzare tutte le varie opportunità osservative di luglio 2025, riportiamo qui sotto un interessante video scoperto su YouTube. Il video è opera del Gruppo Astrofili Cremonesi. Notevole il loro livello di approfondimento e la quantità di dati che offrono all’appassionato astrofilo, ci è sembrato perciò che meritasse di essere condiviso. Eccolo:
Di seguito riportiamo, come di consueto, le informazioni sintetiche sugli eventi astronomici tratte dalla sempre ottima pagina dell’UAI, Unione Astrofili Italiani, dedicata al cielo del mese di luglio 2025.
I testi seguenti sono tratti da: Commissione Divulgazione UAI – Unione Astrofili Italiani http://divulgazione.uai.it
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Indice
Sole

Il giorno 21 passa dalla costellazione dei Gemelli a quella del Cancro.
- 1 luglio: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.51
- 15 luglio: il sole sorge alle 5.50; tramonta alle 20.46
- 31 luglio: il sole sorge alle 6.04; tramonta alle 20.32
Oltrepassato il Solstizio d’Estate, le giornate tornano lentamente ad accorciarsi.
Dal 1° al 31 luglio la durata del giorno diventa più breve di circa 43 minuti.
Luna

Le Fasi:
Fasi Lunari luglio 2025 | |||
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Data | Fase | Orario | |
02/07/2025 | Primo quarto | 21h 30m | |
10/07/2025 | Luna Piena | 22h 37m | |
18/07/2025 | Ultimo quarto | 02h 38m | |
24/07/2025 | Luna Nuova | 21h 11m |
Congiunzioni
Venere – Pleiadi: 3 luglio ore 04:00. (vedi mappa)
Luna – Saturno: 16 luglio ore 01:00. (vedi mappa)
Luna – Pleiadi: 20 luglio ore 03:00. (vedi mappa)
Marte – Venere: 21 luglio ore 04:00. (vedi mappa)
Luna – Giove: 23 luglio ore 05:00. (vedi mappa)
Luna – Marte: 28 luglio ore 21:30. (vedi mappa)
Costellazioni

Le brevi notti dell’estate ci costringono ad attendere la tarda serata perché la piena oscurità ci consenta di osservare chiaramente la volta celeste.
Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo fino quasi allo zenit (*).
Non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti. Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto “Triangolo Estivo” (vedi mappa): i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb. Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte, rispettivamente Lira, Aquila e Cigno.
Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d’estate.
Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa).
La costellazione della Lira comprende, oltre a Vega, anche un piccolo gruppo di 4 stelle disposte a parallelogramma. La costellazione raffigura lo strumento musicale di Orfeo, straordinario musicista, che con esso suonava musiche malinconiche, affranto dal dolore per la morte della sua adorata moglie, la ninfa Euridice.
La costellazione dell’Aquila ha invece una forma a “T”, e Altair ne rappresenta la testa.
L’Aquila porta i fulmini a Zeus, dio del Tuono, e lo accompagna in molte leggende. Tra le più note, quella di Prometeo, l’uomo che osò per primo scalare l’Olimpo, il monte degli dei, per rubare il fuoco. Per punirlo Zeus lo legò ad una rupe e mandò l’Aquila a mangiargli il fegato.
Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno, detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile.
Deneb in arabo significa coda: questa stella rappresenta infatti la coda dell’animale in cui si trasformò Zeus per sedurre Leda. Dalla loro unione nacquero i Gemelli (Castore e Polluce, rappresentati nella costellazione zodiacale), Clitennestra ed Elena, destinata a diventare famosa come Elena di Troia. Deneb merita un’attenzione particolare: tra le stelle brillanti del cielo, è la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi!
Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell’Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso giunta ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce – 100 volte meno di Deneb – e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola.
Deneb è invece una cosiddetta “supergigante azzurra”, con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore.
Abbassando lo sguardo sull’orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali. Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine.
Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia – unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali – mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares.
A Sud – Est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia. Ricordiamo l’Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose.
Allontanandoci dall’eclittica (**), alta nel cielo notiamo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes. Quest’ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di “U”.
Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole.
Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore.
Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l’Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopea e, più in alto, Cefeo.
Note:(*)
Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.
(**) L’eclittica è il percorso apparente del Sole nell’arco dell’anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l’intersezione tra quest’ultima e il piano dell’orbita terrestre.
METEORE DI LUGLIO 2025
Luglio è un mese affascinante per chi ama osservare le stelle cadenti. Nelle lunghe serate estive, mentre il sole tramonta tardi e l’aria è ancora calda, il cielo notturno si anima con numerosi sciami meteorici, molti dei quali poco conosciuti ma degni di attenzione. Anche se non raggiungono mai la fama delle Perseidi di agosto, alcuni di questi sciami offrono spettacoli autentici e suggestivi. Il 2025, in particolare, si presenta con condizioni piuttosto favorevoli, fatta eccezione per i giorni intorno al 10 luglio, quando cadrà la Luna piena.
La stagione si apre con le theta-Perseidi, che raggiungeranno il loro massimo proprio il 2 luglio, appena prima del primo quarto di Luna. Questo significa che le prime sere del mese offriranno cieli ancora sufficientemente bui per scorgere qualche scia luminosa, soprattutto nelle ore più tarde. Nonostante non siano uno sciame particolarmente ricco, le theta-Perseidi hanno il pregio di annunciare, quasi con discrezione, l’inizio dell’attività meteorica estiva.
Pochi giorni dopo, tra il 7 e il 9 luglio, sarà il momento delle alpha-Pegasidi, meteore veloci e a volte spettacolari, che sembrano irradiarsi dalla costellazione di Pegaso. Purtroppo, nel 2025 questo sciame sarà disturbato dalla Luna quasi piena, il cui apice cadrà la mattina del 10 luglio. La luce lunare invaderà il cielo per gran parte della notte, rendendo difficile l’osservazione delle meteore più deboli. Tuttavia, nelle primissime ore serali, quando la Luna non è ancora troppo alta, si potrà tentare comunque qualche osservazione.
Subito dopo la Luna piena, tra l’11 e il 12 luglio, si presenteranno le epsilon-Pegasidi, uno sciame minore ma interessante, che condivide l’area del cielo con le precedenti. Anche in questo caso, la Luna, ancora molto luminosa, limiterà la visibilità, ma per chi si trova in luoghi bui e con cieli tersi, qualche scia potrebbe comunque sorprendere.
Con l’avanzare del mese, la Luna inizierà a calare e a ritardare il suo sorgere, migliorando sensibilmente le condizioni di osservazione. Intorno alla metà di luglio, si potranno tentare osservazioni delle 20-Aquaridi, uno sciame dal tasso orario piuttosto modesto, ma con un radiante situato nell’Acquario, ben visibile nelle ore centrali della notte. Le meteore sono generalmente rapide, e in alcuni anni sono stati segnalati bolidi isolati. La fase lunare calante garantirà un cielo sempre più buio.
Il terzo appuntamento di rilievo sarà con le delta-Sagittaridi di luglio, il cui massimo è previsto tra il 18 e il 20 del mese. In quel periodo la Luna sarà all’ultimo quarto (precisamente il 17 luglio), quindi sorgerà molto tardi, lasciando libero gran parte del cielo notturno per le osservazioni. Queste meteore, sebbene numericamente modeste, appaiono spesso lente e con scie persistenti, offrendo una visione affascinante soprattutto verso sud, dove si staglia la brillante Via Lattea.
Verso il 25 luglio, pochi giorni dopo la fase di Luna nuova (prevista il 24 luglio), il cielo sarà finalmente buio per tutta la notte, e sarà il momento migliore per apprezzare alcuni sciami più discreti ma affascinanti. Tra questi spiccano le kappa-Delphinidi, attive nella seconda metà del mese, con meteore rapide e sottili che sembrano attraversare il piccolo delfino celeste. Anche se il loro tasso orario non è elevato, la bellezza del cielo privo di luce lunare li renderà ben visibili.
Sempre nella stessa finestra temporale, saranno attive le xi-Arietidi di luglio, uno sciame poco noto, ma interessante per la sua posizione e per il fatto che le meteore appaiono spesso dopo la mezzanotte, quando l’Ariete sorge a est. Il cielo completamente buio di fine mese rappresenta una rara occasione per osservarle in condizioni ideali.
Negli ultimi giorni di luglio, proprio mentre si avvicina il periodo più atteso dell’anno per gli amanti delle meteore, farà il suo ingresso uno dei protagonisti dell’estate: le delta-Aquaridi meridionali, uno sciame ben conosciuto e regolare, con un picco di attività attorno al 28–30 luglio. Le condizioni nel 2025 saranno ottimali: la Luna, ormai nuova, non interferirà con le osservazioni e il radiante sarà ben posizionato dopo la mezzanotte. Le meteore sono rapide, eleganti, e appaiono numerose, regalando spesso scie persistenti.
Nelle stesse notti, quasi a contendersi la scena, si faranno notare anche le alpha-Capricornidi, meteore lente e brillanti, spesso accompagnate da bolidi spettacolari. Anche se il loro tasso orario è contenuto, la qualità delle meteore ne fa uno degli sciami più apprezzati dagli osservatori esperti. Il loro massimo è previsto tra il 29 e il 30 luglio, e quest’anno coinciderà con condizioni lunari eccellenti.
Infine, proprio sul finire del mese, inizieranno ad affacciarsi anche le prime Perseidi, ancora lontane dal picco ma già visibili con qualche meteora occasionale. Sarà un modo perfetto per chiudere il mese con lo sguardo rivolto ad agosto, sapendo che il cielo continuerà a regalarci meraviglie.