Un report dell’ECIPS (“European Centre For Information Policy and Security”) accende i riflettori sul fenomeno UFO / UAP in Europa
Prendiamo spunto da un articolo scritto con competenza dalla giornalista Sabrina Pieragostini sul suo sito Extremamente.it, che ha colto con tempestività e precisione una notizia di grande rilievo: per la prima volta, un’agenzia ufficiale europea afferma in modo esplicito che l’ipotesi di un’origine non umana per alcuni UAP è da considerarsi plausibile. Una svolta concettuale e istituzionale che non può passare inosservata per chi si interessa – anche solo marginalmente – al fenomeno UFO/UAP.
L’Europa si sveglia: l’agenzia ECIPS ora parla di UAP
Il documento a cui ci riferiamo è stato pubblicato dall’ECIPS, ovvero il Centro Europeo per la Politica dell’Informazione e la Sicurezza, un’agenzia con sede in Belgio che agisce come osservatorio e struttura d’intelligence a livello UE. Di norma impegnato in dossier relativi al terrorismo, alla cybersicurezza e al controspionaggio, questa volta l’ECIPS ha deciso di rivolgere la propria attenzione agli UAP (Unidentified Aerial Phenomena).
Secondo quanto riportato nel report ufficiale pubblicato sul loro sito (fate click qui per il pdf originale dal sito Ecips), il crescente numero di prove e testimonianze ha reso necessario uno studio approfondito per valutarne le implicazioni sulla sicurezza europea. Il testo non solo riconosce gli UAP come fenomeni reali e fisici, ma prende in esame esplicitamente anche l’ipotesi extraterrestre come una delle spiegazioni possibili – definendola, appunto, “plausibile”.
(Una nota: il documento è stato pubblicato come dicevamo sulla home page del sito Ecips, tuttavia reca ancora al suo interno la dicitura di riservatezza, (“for internal use only”). Eppure è stato esplicitamente diffuso dall’agenzia stessa.)

Caratteristiche che sfidano la fisica
Il documento descrive diversi casi storici e recenti di avvistamenti, alcuni dei quali – i più recenti – sono stati rilevati anche da parte di sistemi radar e testimoni qualificati. A colpire, secondo gli analisti, sono le prestazioni osservate di questi oggetti: accelerazioni improvvise, manovre non compatibili con le leggi della meccanica classica, assenza di propulsione visibile o emissioni termiche, e capacità di stazionamento anche in condizioni atmosferiche avverse.
Tutte queste caratteristiche, sottolinea l’ECIPS, non trovano riscontro nelle tecnologie aerospaziali note, né possono essere pienamente spiegate da fenomeni naturali.

Scenari ipotizzati: dalla tecnologia segreta all’intelligenza non umana
Notevole il fatto che, nel suo excursus storico, il documento citi tra i casi storici per primo quello avvenuto in Italia nel 1933, di qui afferma (traduzione nostra):
“Uno dei primi presunti incidenti di crash UFO sarebbe avvenuto vicino a Milano, in Italia, il 13 giugno 1933. I giornali locali riportarono che un “oggetto metallico sconosciuto” si era schiantato in una zona rurale, con testimoni che descrivevano un velivolo a forma di disco. Sebbene i documenti ufficiali siano scarsi e l’evento resti non verificato, è significativo come uno dei primi esempi di presunto incidente UFO in Europa.”
L’agenzia di intelligence si sofferma poi sui casi emersi negli ultimi anni, dichiarando:
“Negli ultimi due decenni si è verificato un cambiamento significativo nel modo in cui i Fenomeni Aerei Non Identificati (UAP) vengono gestiti e percepiti dalle comunità della difesa e dell’intelligence degli Stati Uniti e dei loro alleati. In passato relegati a un ambito marginale, oggi gli UAP sono riconosciuti come oggetti credibili che meritano un’indagine seria, a causa delle loro avanzate caratteristiche di volo e delle potenziali implicazioni per la sicurezza.”
Il report passa quindi in rassegna tre possibili categorie esplicative:
- Tecnologie avanzate sconosciute, magari straniere (come Cina o Russia) o segrete (USA), ma considerate improbabili per assenza di segnali o fonti note.
- Nuovi principi fisici o forme di energia non ancora comprese dalla scienza attuale.
- Origine non umana, ossia la possibilità – definita “speculativa ma plausibile” – che alcuni UAP provengano da civiltà non terrestri.
Gli analisti dell’ECIPS evidenziano che alcune manovre e prestazioni osservate richiederebbero energie e materiali oggi fuori dalla portata della tecnologia umana, come propulsori basati su energia di punto zero, manipolazione del campo elettromagnetico o addirittura tecnologie antigravitazionali.

Una sfida per la scienza e la sicurezza europea
Ecco cosa dichiara il “Summary” con le sintetiche conclusioni dell’agenzia di intelligence europea riguardo al fenomeno ufo:
- “Gli UAP dimostrano capacità di volo che superano i limiti tecnologici umani attuali e mettono in discussione le leggi fisiche consolidate.
- I combustibili, i materiali e i sistemi di propulsione noti non possono spiegare le prestazioni osservate.
- Esistono diverse spiegazioni plausibili, tra cui l’ipotesi di un’origine extraterrestre o non umana, che resta credibile in attesa di ulteriori prove.
- È imperativo condurre ricerche scientifiche su nuovi principi fisici e materiali avanzati.
- L’ECIPS dovrebbe sostenere e facilitare iniziative di ricerca interdisciplinare e lo scambio di informazioni di intelligence per affrontare queste sfide.”
Non è dunque solo una questione di curiosità o fantascienza: il fenomeno UAP viene inquadrato come una sfida strategica concreta, che tocca sia la sovranità dello spazio aereo che la capacità dei Paesi europei di reagire a potenziali minacce non convenzionali.
Per questo il report propone:
- la creazione di protocolli comuni di raccolta e analisi dei dati;
- l’uso dell’intelligenza artificiale per analizzare le informazioni disponibili;
- la formazione di una Task Force europea dedicata agli UAP.
Comunicazione e opinione pubblica: un altro fronte da gestire
Un’intera sezione del documento è poi dedicata al modo in cui le autorità dovrebbero comunicare queste informazioni alla popolazione. L’ECIPS riconosce che il fenomeno UAP genera grande interesse pubblico, ma anche confusione, disinformazione e teorie complottiste.
La proposta è quella di sviluppare una strategia di comunicazione chiara, trasparente ma responsabile, in grado di contrastare le false narrazioni senza compromettere le fonti di intelligence.
Considerazioni finali: un cambio di paradigma
L’articolo di Sabrina Pieragostini (giornalista che abbiamo imparato a conoscere anche dalla recente ottima serie in tre puntate sui casi italiani di ufo, andata in onda su Focus a maggio 2025), evidenzia bene come questo report segni un cambio di passo importante nella percezione istituzionale del fenomeno UFO/UAP in Europa. Non si tratta ancora di una “rivelazione” in senso stretto, ma per la prima volta un’agenzia europea parla apertamente di ipotesi non terrestri come qualcosa di legittimamente ipotizzabile, sulla base delle anomalie osservate.
Chi da anni spera in una maggiore trasparenza e sistematicità nella gestione del fenomeno troverà in questo documento un punto di appoggio solido: l’ipotesi extraterrestre non è più relegata a margine, ma entra finalmente nel dibattito pubblico come opzione concreta da indagare.
Per approfondire:
L’articolo su Extremamente.it: https://extremamente.it/2025/06/04/gli-007-europei-lorigine-non-umana-degli-uap-e-plausibile/
Il report dell’agenzia Ecips: https://ecips.eu/Comprehensive%20Assessment%20of%20Unidentified%20Aerial%20Phenomena%20(UAP)%20and%20Related%20Evidence%20Ref%2013052025TSD.pdf
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